Descrizione
La Cooperativa Robbiano organizza, con il Patrocinio del Comune di Giussano, la serata intiolata "Bicicletta! Che passione" storie di vita vissuta, aneddoti e ciclismo raccontati da giussanesi e non,che hanno sperimentato l’avventura della bicicletta.
L'evento si terrà venerdì 21 novembre, alle ore 21:00, presso il Salone Giovanni Paolo II – in via Monte Santo 4, Robbiano
Collaborazioni
La manifestazione è organizzata dal Circolo Culturale don Rinaldo Beretta insieme all’Unione Ciclistica Robbianese con il supporto della Cooperativa di Robbiano.
Patrocinio della Città di Giussano
A partire da Morena Tartagni, grandissima protagonista del ciclismo femminile che ha affidato alla penna del giornalista Gianluca Alzati il compito di raccontare la sua vita e le sue battaglie, nel libro Volevo fare la corridora, la serata darà spazio ad alcune voci giussanesi legate al ciclismo.
Milena Morena Tartagni da piccola voleva fare la “corridora” e sognava di seguire le orme di Alfonsina Strada in sella alla sua bicicletta. È stata la prima atleta azzurra a salire sul podio dei mondiali di ciclismo del 1968 a Imola, ha stabilito il record del mondo dei 3 km su pista al Velodromo di Roma, vinto due medaglie d’argento ai campionati mondiali di Leicester e Mendrisio e ottenuto 10 titoli italiani su strada e su pista. Con coraggio e determinazione, in tempi eroici e difficili per il ciclismo femminile, ha collezionato 100 vittorie. Smontata dalla bici, ha ricoperto importanti ruoli nella Federazione ciclistica italiana ed è stata assessore allo sport e alle politiche giovanili nel comune di Senago. La storia di Morena è diventata un libro anche grazie a una promessa fatta a Paola, la sua compagna di una vita, al cui dolce ricordo è dedicato.
Elli Alberto
Tutto ha avuto inizio nel 1976; quello è l’anno in cui ho iniziato a gareggiare nelle categorie giovanili, penando molto nei primi miei anni di competizioni, ma ottenendo, via via che gli
anni passavano, le prime soddisfazioni e le prime vittorie fino ad arrivare al sogno che cullavo fin da ragazzino, cioè quello di arrivare a gareggiare nell’Elite del ciclismo: il professionismo.
Mi hanno sempre considerato un corridore completo, un combattivo, determinato, che ha sempre assolto con dedizione e sacrificio i compiti e i comportamenti propri del gioco di squadra, non rinunciando, a volte, a togliermi delle grandi soddisfazioni personali. Ho corso fianco a fianco dei migliori corridori degli anni 1990-2000; Moreno Argentin, Gianni Bugno, Erik Zabel, Jan Ulrich sono alcuni dei grandi professionisti con cui ho avuto l’onore di condividere le gioie delle vittorie e le delusioni delle sconfitte.
Ho ottenuto un totale di 26 vittorie che per un corridore come me, dedito al lavoro di squadra, non sono state poche. Ho disputato ben 11 Tour de France, tutti di seguito, senza interruzioni, senza mai ritirarmi, dal 1990 al 2000, ottenendo come miglior risultato un 7° posto nella classifica generale finale nel 1994. Ho indossato per quattro giorni la maglia gialla, quale leader della classifica, nel Tour del 2000.
Ho altresì ottenuto un posto d’onore alla Milano-Sanremo e vinto l’impegnativo Midi Libre, in Francia oltre che la classifica finale di Hofbrau Cup (GER), 2 Giri del Lussemburgo, Vuelta a Murcia (SPA), Tour de Wallonie (BEL), Boland Bank Tour(SAF), Trofeo dello Scalatore e tappe nelle più importanti gare mondiali come Vuelta al Pais Vasco, Bizikleta Basca oltre che in varie gare di un giorno. Ho vestito varie volte la maglia azzurra della nazionale italiana ai campionati del mondo.
Maria Giulia Confalonieri
Dopo una lunga carriera, quest’anno ha lasciato il ciclismo: si è distinta per impegno e serietà, meritando l’elezione nel Consiglio Federale all’inizio del 2025.
Un riconoscimento prestigioso, che sicuramente richiede dedizione, facendo tesoro delle esperienze fatte a livello nazionale ed internazionale.
Confalonieri ha deciso di smettere a 32 anni, dopo tre stagioni con la maglia della Uno-X. Ecco come la saluta la sua squadra; “Maria Giulia Confalonieri ha attaccato il numero sulla schiena per l'ultima volta, chiudendo in bellezza con un terzo posto. Dopo una lunga e rispettata carriera, chiude il capitolo della vita in gruppo e con la Uno-X. Dal sesto posto alla Paris-Roubaix di quest'anno, il nostro miglior risultato in una classica, ai podi a Le Samyn e al Festival Elsy Jacobs, MG ha continuato a fare risultati fino in fondo. Ha dato molto a questo sport e a noi: in bici è stata forte, acuta e affidabile, fuori dalle corse ha portato esperienza, onestà e humour. Non ha mai avuto paura di dire quello che pensa o di sollevare le altre intorno a lei. Ha lasciato un segno qui, e siamo fieri di aver fatto parte del suo ultimo capitolo”.
Ecco alcune sue recenti dichiarazioni:
“… i miei più grandi risultati li ho tenuti in pista, a partire dai due titoli europei consecutivi nella corsa a punti. Poi però ho avuto la fortuna di partecipare a tutte le più grandi gare e negli ultimi anni ad essere di supporto alle mie compagne. Penso che il giorno più bello in assoluto sia stato quando Elisa Balsamo ha vinto il titolo mondiale. In quella che è stata una giornata perfetta. E’ vero che sul podio non c’ero io, ma quel titolo l’ho sentito anche mio. L’esempio di quando la tua compagna vince perché tu lavori per qualcosa e contribuisci.
Sono da 10 anni all’interno del gruppo sportivo delle Fiamme Oro e mi piacerebbe continuare a farne parte, cercando di dare il mio contributo, rimanendo in questo mondo al quale credo di poter dare ancora qualcosa, anche se non più pedalando…”.
Giorgio Elli
Ha una lunga esperienza come dirigente sportivo. Gli è stato chiesto di dire la sua sul mondo del ciclismo, visto da un’ottica particolare; non dalla sella ma con l’esperienza di organizzatore, a contatto diretto con ciclisti e personalità nazionali e internazionali di vari ambiti. Certamente sarà una voce interessante per interagire da Robbianese, con gli atleti locali.
Salvatore Porcini, il signore del Ghisallo
L’atleta si distingue nel mondo del ciclismo amatoriale. E’ parte della compagine robbianese e caparbiamente, percorre da anni quotidianamente le strade della Brianza. Racconterà dei suoi recenti traguardi, dell’origine della sua passione per la suggestiva meta del Ghisallo, luogo “sacro” per tutti i ciclisti.
Da persona semplice qual è Salvatore in sella mantiene entusiasmo e voglia di migliorare: condividerà con le illustri presenze della serata, le soddisfazioni che provengono dal meraviglioso mondo della bici.
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Ultimo aggiornamento: 4 novembre 2025, 12:16