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Raccolta differenziata, i dati del 2021: Giussano raggiunge l’80%

Marzo e agosto i due mesi record. L’assessore Crippa: “Percentuale importante”


 

Continua a crescere la raccolta differenziata nella Città di Giussano, un elemento sintomatico dell’attenzione costante della cittadinanza verso le tematiche ambientali.

 Nel corso del 2021, nonostante l’importante volume di produzione di rifiuti igienico-sanitari dettati dalla pandemia, a Giussano la percentuale del rifiuto destinato al riuso è stata del 79,72%, dato in leggero aumento rispetto al 2020 (79,47%) ed ormai consolidatosi nel corso del tempo. I mesi più virtuosi, durante lo scorso anno, sono stati marzo e agosto con punte che hanno sfiorato l’83%, mentre non si è mai scesi al di sotto del 77% come quota di differenziata mensile. In Regione Lombardia, una delle regioni più virtuose d’Italia per la raccolta differenziata, la percentuale si attesta intorno al 73%.

Numeri che dimostrano come, per la gran parte dei cittadini giussanesi, la raccolta differenziata sia una risorsa per la collettività e uno strumento per valorizzare la sostenibilità ambientale di un prodotto riciclato– afferma Giacomo Crippa, assessore con delega all’EcologiaIl Comune favorisce questa cultura del riuso anche attraverso iniziative come il Centro del riutilizzo di via Nenni; tuttavia, per non vanificare il lavoro di tanti, abbiamo anche introdotto gli accertatori ambientali con la collaborazione di Gelsia Ambiente per un maggiore controllo sul territorio e per contrastare, con maggiore puntualità, le violazioni al regolamento di igiene urbana”.

In numeri, su un totale di oltre 10,6mila tonnellate di rifiuto raccolto nell'arco dei 12 mesi, appena 2,1mila hanno rappresentato la quota del secco indifferenziato.

Le voci principali del differenziato destinato a riciclo riguardano frazione umida (2,1mila tonnellate), carta e cartone (1,4mila), vetro cavo (1,1mila), multileggero (870), legno (500) e ingombranti (480). Altre voci consistenti sono rappresentate dal recupero di scarti del verde (870 tonnellate), dallo spazzamento (360), dal materiale ferroso (155), da frigoriferi, vernici e televisori, voci che valgono circa 20 tonnellate ciascuna.






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